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Il Borgo dei Celti è situato all’interno del Parco Naturale del Frignano, a pochi minuti da Fiumalbo. Esso è caratterizzato da un nucleo abitativo ben distinto il cui nome è Le Valdare e da alcune case sparse in località Alpicella e Cà Biondi.

Il Parco Naturale del Frignano presenta oltre 15.000 ettari di estensione e un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2000 della vetta del Cimone, il monte più alto dell’Appennino Tosco-Emiliano, da cui è possibile ammirare (naturalmente nelle giornate limpide) fino al 40 % del territorio italiano.

Il Parco del Frignano presenta un ambiente naturalisticamente ricco ed estremamente variegato. Habitat unici, di cui preservare la biodiversità, favoriscono la crescita e la conservazione di specie rare, vegetali e animali.

A pochi chilometri dal Borgo si trova Fiumalbo, centro di montagna molto antico con quasi 1000 anni di storia scritta, anche se le sue origini sono molto più antiche e si perdono indietro nei secoli.
È un paese di confine ha vissuto le vicende che hanno cambiato la storia, con distacco e lontananza, considerando quelle vicende non collegate alla storia del paese. Fa parte della Comunità Montana del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo nel Frignano.
Una particolarità di Fiumalbo è nel suo dialetto, quasi una lingua autonoma. L’idioma fiumalbino infatti, si differenzia da tutti i dialetti parlati nella zona, sia sul versante emiliano che su quello toscano, con forti inflessioni venete e liguri, variamente incastonate in un accento vagamente emiliano/modenese. E per saperne di più…

Il comune di Fiumalbo si trova nell’alto Appennino modenese, al confine con la Toscana. Il centro principale sorge in una ampia valle, molto soleggiata sia d’inverno che in estate, alla confluenza del Rio Le Motte (Rio San Francesco) e del Rio dell’Acquicciola, che ne delimitano il vecchio centro storico.

Il nome Fiumalbo può derivare da Flumen Albis, letteralmente, fiume bianco, con riferimento alle spumeggianti acque che lo circondano, o meno probabilmente, Flumen Alpium, ad indicare le vicine montagne, in particolare il Cimone, chiamato un tempo l’Alpone.

La vallata di Fiumalbo si apre sul Monte Cimone a Est e, a sud est, il Monte Libro Aperto ed il Monte Lagoni; il Monte Modino e la Fiancata delle Rotàri a Ovest; il Passo dell’Abetone a sud; la gola del Fiume Scoltenna a nord. La confluenza dei due corsi d’acqua che delimitano il centro di Fiumalbo danno origine allo Scoltenna che, a sua volta, confluendo con il Leo, dà origine al Fiume Panaro, affluente del Po.

Corsi d’acqua minori sono il Rio delle Pozze (dalla Val di Luce), il Pistone (dal Cimone), il Rio delle Tagliole (dal Lago Santo). Del territorio fanno parte diversi centri abitati, tra cui si citano Dogana Nuova, Faidello, Rotàri, San Michele, oltre ai numerosi borghi sulle pendici del Cimone e del Modino. L’altezza sul livello del mare varia dagli 800 metri circa della parte bassa dello Scoltenna, fino ai 2165 della vetta del Monte Cimone.

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